domenica 16 agosto 2015

Aria di cambiamento.

            
                   
Adesso lui è fuori, questo è certo. Alcuni dell'ambiente a cui è legato hanno cercato negli ultimi tempi di metterlo più volte sull'avviso, in fondo senza neppure usare troppi giri di parole, ma i loro accenni, pur chiari ed espliciti, non hanno prodotto alla fine alcun risultato positivo. In certi casi lui è parso addirittura sordo a certi argomenti, e spesso lo si è visto passeggiare con tranquillità per strada, muovendosi apparentemente quasi a caso, con un atteggiamento alla fine anche del tutto ordinario, nonostante qualcuno dei ragazzi incrociandolo avesse già da tempo cominciato praticamente ad ignorarlo. Ma lui forse adesso ha già qualcosa in mente, perché è proprio il tipo che non si dà facilmente per vinto, e certe volte lo si sente dire in giro che può sicuramente ancora farcela, anche se nessuno tra quei pochi che proseguono in qualche modo ad ascoltarlo prende in seria considerazione quelle sue parole. Forse non è neppure colpa sua la situazione che si è venuta a creare, però è evidente quanto lui non abbia saputo fin dall'inizio fronteggiare le cose come probabilmente sarebbe stato opportuno.
Poi, mentre sta da solo sul marciapiede fuori dal bar, gli si avvicina una ragazza che da qualche parte lui ha già visto, forse soltanto un paio di volte e sicuramente di sfuggita. Lei adesso lo saluta, si ferma, gli chiede una sigaretta sfoderando un gran sorriso, e poi dice subito che fa veramente caldo in questo periodo estivo, forse anche troppo per i suoi gusti. Per sottolineare le sue parole sbuffa leggermente, mentre attende che lui apra il pacchetto, forse anche per mostrare un suo vago disagio; ma lui invece annuisce divertito, e per gentilezza le dice che insieme potrebbero anche prendersi un caffè, sempre che le vada. Così entrano nel locale proprio accanto, si siedono ad un tavolo senza usare neppure troppe formalità, e mentre un paio di tizi in fondo a quell'ampio ambiente sembra proprio stiano giocando tranquillamente al biliardo, loro due si disinteressano di tutto. Il cameriere con serietà si muove da dietro al bancone e poi li serve, anche se percepisce qualcosa di insolito nell'aria, mentre i due tizi si scambiano un'occhiata esplicita e fanno partire quasi di nascosto una telefonata, proprio nello stesso momento in cui la ragazza ride di qualcosa che lui le sta spiegando, guardandola quasi con naturalezza in fondo agli occhi. Trascorrono così pochi minuti senza che accada altro, ma arriva subito dopo qualcuno dentro al bar, un uomo che lui conosce già da molto tempo, che si ferma, lo saluta con una smorfia ironica, ed appoggia una mano sul suo tavolo, come ad indicare che tutto il tempo a sua disposizione in quel locale è già finito, ed adesso deve proprio andarsene: non è gradito, sembra dirgli, o forse intende solo suggerirgli che ciò che aveva da fare là dentro in qualche modo è stato fatto.
Lui però guarda quell'uomo, assume un'espressione seria, sembra quasi voglia rispondere qualcosa, ma poi invece resta in silenzio. Si alza dalla sedia, con calma, ma lei pare trattenerlo lievemente per un braccio; l'uomo intanto scorre con calma fino al biliardo, e scambia qualche parola coi due tizi, che mostrando una forzata naturalezza hanno ricominciato a fare qualche tiro sopra al panno verde. Lui è rimasto in piedi, lei lo guarda, sembra volergli infondere il coraggio che forse potrebbe anche mancargli, ma infine si alza anche lei, e insieme, dopo aver lasciato qualche soldo sopra al tavolo, raggiungono l'uscita. Qui si fermano, lei torna a guardarlo, lui la bacia sulle labbra con trasporto, poi le fa cenno di aspettarlo sulla strada, e infine torna dentro a quel locale, completamente solo. Va incontro agli uomini che attorno al biliardo adesso si irrigidiscono, e sembrano proprio attendere la sua prima mossa, ma invece lui si ferma, li guarda, dice che per loro le cose si stanno mettendo molto male, anche se quelli la prendono quasi a ridere. Adesso ho da fare, dice; in ogni caso il vostro comportamento è proprio ridicolo, e non ci sarà probabilmente alcuna salvezza per voi, se neppure riuscirete a comprendere che ciò che sta cambiando sarà anche per il vostro bene.


Bruno Magnolfi