sabato 18 marzo 2017

Come le onde.

            

Generalmente seduti sopra poltroncine di vimini, loro guardano la linea dell'orizzonte segnata dal mare, quella linea netta e decisa che attraversa lo schermo ossevato da quel preciso punto di vista, anche se i loro occhi, oramai per abitudine, non la percepiscono quasi più. Bevono una birra a piccoli sorsi, si dicono qualcosa, certe volte deboli affermazioni di bassa politica, o battute scontate su argomenti già risaputi, poi ricadono sempre nel silenzio, rotto in sottofondo dalla risacca poco distante, in quel locale che durante la stagione invernale risulta quasi deserto, affacciato sul mare tanto da farli sentire a volte in mezzo alle onde, al largo, dove qualche imbarcazione più grossa sembra navigare tranquilla.
Nessuno mostra mai di annoiarsi, ed anche se qualcuno sbadiglia accavallando di nuovo le gambe, poi si limita a dire che i primi pomeriggi di sole di questa primavera gli fanno provare un gran sonno. Me ne vado, dice uno ad un certo punto, e gli altri fingono di volerlo trattenere, anche se sanno benissimo che tra breve se ne andranno anche loro. Si alzano con calma, salutano l’amico barista, e con le mani sprofondate dentro le giacche si avviano lungo la strada, meditando ancora qualcosa con voce appena percettibile. Si fermano, certe volte, per dire qualcosa maggiormente importante, oppure soltanto per far risaltare un’altra sciocchezza qualsiasi, poi ridono, ma senza mai troppa enfasi.
Quando ognuno rimane da solo nell’ultimo pezzo di strada, gli pare di essere riuscito a compiere ancora oggi qualcosa che appare quasi come il proprio dovere, inserendo la chiave nella serratura di casa insieme ad un ampio margine di soddisfazione. Non c’è niente di male, riflette, nello scambiare così le proprie opinioni ed ascoltare quelle degli altri, ed anche se sono quasi sempre le solite cose di cui si parla, alla fine anche gli argomenti più semplici vanno comunque confermati ogni tanto.
Nessuno di loro avrà mai voglia di pensare che la giornata seguente sarà pressoché simile a quella appena trascorsa, perché qualche minimo dettaglio interverrà per forza a darne una variazione fondamentale, che forse diverrà nuovo argomento di cui dare conto, ed ogni cosa già detta in tutti i giorni trascorsi dovrà sicuramente essere riconfrontata e rivista alla luce di quanto pare essere emerso. Perciò ogni giorno non sarà mai uguale ad un altro, ed anche se il mare di fronte sarà quasi sempre il medesimo, le onde là sopra saranno sempre diverse, nuove e aggiornate, quasi vive.


Bruno Magnolfi

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