<<Nel pomeriggio dovremo spostarci da qua>>, dice Antonio come se fosse alla guida di una carovana di coloni in cerca di un luogo dove insediarsi e fondare così un nuovo Stato. <<Dobbiamo trovare un posto dove trascorrere la notte, un luogo che non sia né troppo distante dalla costa, e neppure dalla Bretagna direi, ma dove non giunga comunque questo vento bestiale>>. Gli altri concordano, e mentre mangiano con gusto le seppie con gli spinaci preparate da Lina, Sandra propone di spingersi fino a Granville, <<e di fermarsi magari sulla rocca subito accanto al porto turistico, che dalla cartina sembra rimanga posizionata piuttosto sottovento, e dalla guida sembra sia un luogo pieno di fascino>>. Tutti si mostrano d’accordo, pur senza grande entusiasmo, perché in certi momenti quel procedere della vacanza francese sembra quasi un continuo muoversi praticamente allo sbando, come se il loro avanzare fosse dato soltanto dal caso, o da qualche notizia lacunosa, senza seguire mai un senso o una logica. Dimenticando del tutto però che prima di partire i quattro si erano appunto prefissati di non seguire mai in quel viaggio né un senso definito, e neppure una logica, ma lasciandosi proprio incantare dalla giornata, dal momento, dalla voglia improvvisa, pur restando fedeli ad una percorrenza esclusiva lungo le strade costiere francesi.
<<A me piacciono le scogliere spazzate dalle onde oceaniche>>, dice Lina ironizzando su di sé; <<ma sanno forse un po’ troppo di romantico, di qualcosa già risaputo, quasi ordinario, insomma>>. Renato la guarda, gli piace quando lei parla così, mostrando se stessa nonostante tutto. Forse, una volta terminato di mangiare, potrebbe cercare di fare un piccolo giro a piedi con lei, magari con la scusa del loro cane che deve muoversi un po’. Lei evita di volgere gli occhi verso di lui, ma sente di essere osservata, almeno a tratti, così dice che: <<spesso ci sono delle persone che hanno di fronte delle cose meravigliose, eppure non riescono neppure a rendersene conto>>, pizzicando Renato nel vivo, per la sua solita inedia, per l’indifferenza che mostra, per l’assenza di qualsiasi entusiasmo che sembra sbandierare regolarmente. Lui dice: <<anche le cose più incredibili con l’abitudine provocano noia>>, e Lina sorride, lascia una pausa in aria, poi replica: <<non certo se veniamo fino qua apposta per vedere la forza dell’oceano in tempesta>>. Sandra avverte l’inizio di un sottile battibecco, così per evitarlo dice subito: <<non è possibile provare il senso delle abitudini durante il corso di una vacanza>>. Antonio resta in silenzio, forse ha una sua idea ben precisa su tutto, ma evita come sempre di tirarla fuori, proseguendo a mangiare.
<<Non vedo l’ora di giungere dalle parti di Mont Saint-Michel, e perdermi nella sabbia della bassa marea>>, dice Sandra cercando una prospettiva positiva per tutti. <<Credo che domani potremo proprio passare da quelle spiagge>>, risponde Antonio con la sua aria da grande organizzatore. <<Dobbiamo comunque acquistare subito un quotidiano locale che riporti gli orari esatti delle maree, prima di ritrovarci inguaiati con i piedi nell’acqua>>. Renato sorride, poi getta ancora un’occhiata verso Lina, che forse in questo momento ha mille pensieri divergenti che le passano dentro la testa. Farà un giretto poco lontano dal camper, con lei e con il cane, più tardi; adesso ne è proprio sicuro.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento