mercoledì 27 settembre 2017

Scelte importanti.

            

Mi chiamo Corrado, le aveva detto lui quella volta cercando in qualche modo di farle sentire la sua voce in quella sala da ballo confusionaria e senza troppe pretese. Lei si era limitata a sorridere pallidamente, quasi senza guardarlo, probabilmente per non dare troppa importanza alla cosa, e anche per non far accorgere a nessuno lì intorno che ci teneva davvero a quella semplice presentazione. Lo aveva notato già altre volte, generalmente sperso in mezzo al branco dei suoi amici, ma per lei non c’era davvero mai stata l’occasione giusta per avvicinarsi. Adesso però lui era lì, e le parlava, si interessava di lei, l’occasione era davvero troppo importante per lasciarla decadere fino al rango di una cosa qualsiasi. Non gli aveva detto il suo nome, come per una dimenticanza; non gli aveva stretto la mano come a volte si faceva in quegli anni; non lo aveva neppure sfiorato con un gesto o con un’espressione incoraggiante: era soltanto rimasta lì sulla sua sedia ad attendere che Corrado dicesse ancora qualcosa, semmai avesse avuto voglia ancora di parlarle. E lui le aveva chiesto se le andava di spostarsi con lui per bere qualcosa.
Così lei si era alzata dalla sua poltroncina, ma senza mettersi fretta, conservando il suo atteggiamento un po’ distaccato, e Corrado invece si era mostrato piuttosto risoluto, forse per nascondere semplicemente la propria timidezza, risultando però quasi goffo nelle maniere di chi non è abituato per niente a far cerimonie. Seduti davanti a quel bancone del bar lui aveva continuato a parlarle, le aveva chiesto qualcosa di personale anche se estremamente generico, e poi aveva cercato di capire pur con le proprie limitate capacità che era cosciente di avere, quale fosse il motivo per cui quella ragazza che aveva di fronte, così carina, curata sia nell’abbigliamento che nella pettinatura dei capelli, stesse così tanto sulle sue, lasciandolo quasi senza argomenti, ma contemporaneamente anche padrone di guidare a suo piacimento quella loro semplice e straordinaria conversazione. 
Lei aveva fatto una breve risata, quando Corrado le aveva detto qualcosa di una ragazza che conoscevano ambedue, ed aveva fatto un cenno con il capo, come a mostrare apprezzamento per il giudizio simpatico che lui si era sentito di dare. E’ bella, pensava lui mentre sorseggiava la sua bibita, e forse è meno inarrivabile di quanto dicono tutti. Avevano bevuto, si erano scambiati delle opinioni, e lui aveva scoperto che molte delle sue cose parevano quasi combaciare con quelle di lei, così durante una pausa le aveva detto semplicemente: mi piaci molto, senza aggiungere altro. Lei non aveva abbassato lo sguardo come ci si sarebbe potuti aspettare, ma lo aveva guardato negli occhi, forse per la prima volta in tutta la sera.
Infine si erano salutati, ma già si erano dati un appuntamento, perché tutti e due sapevano bene che le cose non potevano certo essere lasciate al puro caso. Si erano messi insieme, naturalmente, e la loro relazione tra alti e bassi era sfociata nel matrimonio, proprio quando lei aveva scoperto di essere incinta. Forse tutto era precipitato troppo alla svelta, ma Corrado tratteneva ancora dentro di sé l’immagine di una ragazza quasi formidabile, e lei in fondo era contenta che la sua vita finalmente avesse trovato una ragion d’essere davvero importante.


Bruno Magnolfi

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