giovedì 20 settembre 2018

Impossibilità.



Ci sono soltanto cinque abitazioni che costituiscono la frazione denominata “del platano”, a tre chilometri circa dalla cittadina di Borgo San Carlo, e se sul davanti le facciate sono divise tra loro dalla stessa strada statale che serpeggia e sparisce sulle colline più avanti, sui fianchi queste case rimangono delimitate da alcune abbondanti strisce di terra perlopiù coltivate a semplice prato, intervallate da diverse colorate piazzole di giardino fiorito. Al signor Remo invece piace più di ogni altra cosa mettere in azione il suo motocoltivatore di colore rosso, e così realizzare quei solchi precisi nella terra e quelle perfette linee geometriche piantumate che lasciano risaltare il grande orto che cura, ricco di varietà vegetali, posizionato un po’ più nascosto dei giardini degli altri, proprio sul retro della sua casa, però ripulito spesso ed in ogni dettaglio, specialmente una volta terminata una delle frequenti e meticolose zappettature, talmente rigoglioso da permettergli di portare sulla tavola ogni volta i frutti meravigliosi di quel suo impegno, fonte di orgoglio e di soddisfazioni. Certe volte ai suoi vicini di casa regala con grande piacere dei pomodori, del cavolo, delle zucchine, oppure l’insalata gradita sempre da tutti, ed anche questo lo fa sentire utile e generoso.
Anche con le Carraresi qualche volta il signor Remo vorrebbe essere carino più di come forse può apparire loro, ma in certi casi gli risulta proprio difficile comportarsi con slancio e con una certa spontaneità, visto che sembra quasi persista una barriera di diffidenza intorno alla abitazione delle due donne, peraltro la più grande di tutto quel gruppo di case, tale da tenere a distanza praticamente chiunque, anche lui. Tanto più che Marisa, la madre, cura ad orto un piccolo pezzo di terra,  ma mette a dimora soltanto poche varietà, quasi si vergognasse di farlo, ed alla fine dedica a queste piantine soltanto una piccola parte del tempo che invece si lascia sottrarre dalle sue rose e dalle altre piante fiorite esposte davanti alla strada.
Difficile anche parlarci con lei, darle magari qualche consiglio, oppure chiederle qualcosa riguardo alle sue strane tecniche orticole, dice il signor Remo; sembra che questa donna sia perennemente in guerra col mondo, anche se forse, alla fine, dietro al suo carattere poco malleabile, deve sicuramente esserci una persona che soffre persino dei suoi stessi modi di comportarsi. E poi c’è sua figlia Clara, una santa secondo lui, sempre in silenzio, nell’ombra, probabilmente per sopportare meglio qualsiasi situazione si possa presentare tra le mura domestiche. Lui lo sa bene, abita proprio di fronte a loro due, dal lato opposto della strada statale, e persino quando vede la ragazza uscire da sola con l’automobile, gli viene da tirare un bel sospiro di sollievo, come se anche lui fosse raggiunto da un pari alleggerimento vedendola allontanarsi dalla mamma. Però c’è da dire che sono ambedue persone estremamente riservate, e per questo non ci si può alla fine lamentare di niente, spiega a volte agli altri vicini il signor Remo, anche se qualcuno probabilmente le vorrebbe più disponibili, allegre, sociali, nonostante tutto questo appaia praticamente impossibile.


Bruno Magnolfi


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