mercoledì 31 gennaio 2024

Revisione degli atteggiamenti.


<<Non so cosa pensare>>, dice Tiziana a Marco. <<Credo sia chiaro quanto a me possa dispiacere aver provocato un nuovo battibecco tra te e tuo fratello. Però non immaginavo affatto che certi argomenti potessero scatenare opinioni così diverse tra di voi. In fondo non sono neppure temi che vi investono troppo da vicino: tu che ti dai arie da intellettuale di Sinistra, e lui che è soltanto uno che almeno tempo fa ha simpatizzato per la Destra, ma magari senza neppure avere delle idee molto chiare, o più probabilmente soltanto per fare un dispetto proprio a te. Ma in fondo non sono neppure elementi troppo diretti e personali, per nessuno di voi due>>. Marco sorride, gli pare ormai quasi naturale il comportamento di suo fratello, non si è mai meravigliato di niente di ciò che negli ultimi tempi è stato capace di tirare fuori contro di lui. <<Un bisogno sfrenato di autonomia, la necessità di sentirsi avverso a chi gli è più vicino, queste le necessità che ha sempre manifestato>>, dice adesso Marco. Tiziana sembra comunque perplessa, per lei generalmente le cose scorrono in maniera facile, senza mai alcuno scontro caratteriale con le persone che le rimangono più prossime. <<Quelli di Sinistra sono soggetti spesso psicopatici, lo dico senza offesa, individui che con i loro comportamenti fanno saltare i nervi a chiunque si trovino nelle vicinanze. Ma in questo caso c’è qualcosa che forse è legato ad aspetti di tipo espressamente familiare>>. Lei prosegue con tranquillità a guidare la sua utilitaria, osservando in giro il luogo migliore dove fermarsi, mentre Marco resta in silenzio, lasciandosi scarrozzare senza tirar fuori alcuna obiezione.

<<Posso lasciarti da queste parti?>>, fa Tiziana ad un tratto, dopo che sono rimasti in silenzio per più di qualche minuto, come se fossero giunti in una zona che a lui possa tornare abbastanza comoda. <<Ma certo>>, risponde subito Marco quasi senza pensarci; <<però se vai avanti lungo questa strada per me va ancora meglio>>. Alla fine lei si offre di accompagnarlo fino sotto casa, come forse era naturale, e lui naturalmente la ringrazia, pur sottovoce, ma sfoderando lo stesso modo di fare di chi sembra dare per scontato che un favore fatto a lui è quasi un piacere per chi lo fa, e che quindi sottintende come lei lo avrebbe portato in ogni caso in quella via, non fosse stato altro che per il gusto di averlo a bordo della propria macchina; così scende con tranquillità dalla vettura, usando come saluto le solite parole che usa sempre: <<Ci sentiamo per telefono>>, le dice, per poi andarsene quasi di fretta. Però, subito dopo Marco si sente dispiaciuto di essersi comportato così, nonostante alcune parole sfuggite a Tiziana lo abbiano colpito, lasciandolo con un vago sapore amaro. Soprattutto quello che più non gli piace è il fatto che lei reputa uno schieramento politico quasi come fosse un vezzo di qualcuno, e non un preciso impegno sociale. Il suo disinteresse per questi temi, si trova a pensare adesso mentre rientra a casa, ed anche lo smaccato qualunquismo che spesso manifesta, sono elementi difficilmente digeribili, riflette, per uno convinto delle proprie idee come si ritiene lui.

Poi lascia cadere queste meditazioni: in fondo Tiziana è una persona piena di vivacità, spigliata, certe volte anche divertente, e tutto questo naturalmente fa parte di qualcosa che non può essere mai tralasciato. Piuttosto, il suo problema adesso è affrontare la presenza di Federico dentro la casa dei loro genitori, anche se immagina che suo fratello terrà anche in questa fase il suo solito comportamento: massima indifferenza, assommata magari al tentativo di ignorare qualsiasi riferimento diretto. Perciò, sale le scale condominiali senza sentirsi troppo offuscato da ciò che lo attende, e solo quando è ormai a metà della breve salita che si rende conto come forse solo mutando lui stesso il proprio atteggiamento potrà portare Federico su una strada differente e ad un diverso comportarsi. <<Ci vorrebbe una bella scossa elettrica>>, riflette con una certa convinzione, e quindi si ferma, torna a scendere i gradini, pur con molta calma, e dopo un attimo si ritrova di nuovo in strada. <<Forse potrei telefonare, per rendermi conto se Federico adesso è in casa. Potrei addirittura chiedere a Tiziana di accompagnarmi, magari con la scusa di alcuni libri, o certi appunti di lezione che abbiamo da scambiarci. Certo, la sua improvvisa presenza nel nostro appartamento potrebbe cambiare molte cose nei suoi modi>>. Quindi Marco raggiunge il caffè più prossimo, si siede, prende qualcosa da bere, e cerca pacatamente, ma con un vago entusiasmo, di escogitare un piano che possa apportare qualche variazione alle solite maniere con cui lui e suo fratello sono soliti accostarsi.

<<Gli sto concedendo persino troppa importanza>>, pondera in conclusione. <<Per me resta importante in ogni caso la coerenza, e per questo motivo non devo cambiare proprio nulla nelle mie abitudini. Sarà Federico, prima o dopo, a dover mostrare una variazione significativa nei miei confronti, e solo allora forse sarò disposto a rivedere qualcosa dei miei atteggiamenti>>.

 

Bruno Magnolfi   

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