mercoledì 3 ottobre 2018

Decisione finale.




Ciao Marisa, le aveva detto la signora Martini un pomeriggio di qualche giorno addietro, quando l’aveva aspettata quasi con impazienza, la sua vecchia compagna di scuola, per parlarle di quella sua figlia, quella Clara che si stava dimostrando ogni giorno così diversa dalla sua mamma. Poi si erano sedute ad un tavolino appartato, all’interno del bar Soldini, si erano fatte servire due caffè dal cameriere e poco per volta avevano tirato fuori i diversi pareri sulla ragazza, mescolati a qualche paragone sui loro vecchi tempi, insieme a certi ricordi vagamente nostalgici di un periodo risalente ad almeno cinquant’anni prima.
Clara è in gamba, diceva la signora Martini, ormai ha acquisito tutto ciò che c’era da sapere per portare avanti degnamente il negozio, e per me è arrivato purtroppo il momento di farmi da parte; magari tra qualche tempo potrebbe prendere anche un giovane apprendista per farsi aiutare durante gli orari con afflusso maggiore di clientela. Personalmente da ora in avanti continuerei ad andare al negozio ogni tanto, anche ogni giorno nei primi mesi, ma senza avere più degli orari precisi da rispettare, e così poco per volta tutto passerebbe nelle sue mani, e da un punto di vista fiscale diventeremmo socie dell’attività, trattandoci perfettamente alla pari.
Pur ringraziandoti per l’offerta generosa, aveva detto Marisa, devo sottolineare però che è un periodo piuttosto delicato per una ragazza della sua età; non vorrei che l’importanza concessale in questo momento finisse per giocare un ruolo addirittura negativo sulla sua formazione. Ci vuole niente ad una giovane così per montarsi la testa e mostrare di botto una personalità presuntuosa e persino arrogante. Rinviando invece questo passaggio di un anno o anche due, forse una maturità maggiore per Clara eviterebbe l’insorgere di un rischio del genere.
Tua figlia ormai ho imparato a conoscerla bene, aveva detto l’altra; le piace il lavoro che svolge, è contenta di stare a contatto con la clientela che ogni giorno ci si presenta davanti, non credo proprio ci sia la possibilità che tu adesso ravvedi. Certo, l’importanza del ruolo può giocare dei brutti scherzi, ma in quest’ultimo periodo ho fatto in modo di lasciarla spesso da sola a prendere decisioni e nel fare alcune scelte, e Clara non ha mostrato alcun problema di superbia o al contrario di perplessità. Credo che i tempi per lei siano maturi, ed il periodo di adesso si presta piuttosto bene alla variazione di ruolo, in considerazione della stagione più calma che nel prossimo periodo andiamo ad affrontare.   
Tu poi non ti sei mai fatta vedere dentro al negozio in tutto questo tempo, dice ancora la signora Martini; ma ti posso assicurare che tua figlia in questo periodo è in tutto e per tutto il perno attorno a cui ruotano tutti i clienti. Certo, ogni tanto mi chiede qualcosa, un parere, un consiglio, un suggerimento, ma per il resto è assolutamente in grado di portare avanti tutta l’attività, e di questo non appare né spaventata, né bramosa di darsi importanza. Insomma, dice Marisa, non posso far altro che mostrarmi d’accordo. Certo, dice l’altra, anche se naturalmente l’ultima decisione, quella finale, quando le avremo spiegato ormai tutto, resta in ogni caso la sua.

Bruno Magnolfi

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